lunedì 3 ottobre 2011

Due differenti economisti su un'unica crisi..

Partendo "soft" senza per ora commentare i nuovamente burrascosi mercati di oggi già dimentichi dei buoni propositi mostrati la scorsa settimana, proporrò un estratto di due commentari sopra la crisi attuale di due grandi personaggi dell'economia, Soros e Stiglitz, un esperto conoscitore dei mercati e un premio Nobel per l'economia.
Il premio Nobel insiste sulla debolezza della ripresa economica, sulla scarsa domanda aggregata dei paesi sviluppati e sulla lenta crescita degli investimenti nonostante tassi di interesse ai minimi storici; con un politica monetaria (immissione di liquidità) oramai inefficace, restano a disposizione strumenti di politica fiscale o di investimento pubblico facendo leva su un indebitamento a basso costo, dati i tassi attuali, e un incremento della tassazione.
Maggiori tasse per permettere maggiori investimenti pubblici dovrebbero portare a una crescita del PIL e a un ridimensionamento della disoccupazione.
In aggiunta a una politica fiscale incisiva, uno dei più grandi investitori di sempre riconosce la crisi come soprattutto Europea e derivata da una mancanza di un istituzione che garantisca  la "solvibilità" degli stati membri in aggiunta alla Banca Centrale Europea che ne garantisce già la "liquidità"..quindi propugna un "Tesoro Europeo" che sia in grado di garantire stabilità strutturale delle finanze (solvibilità) in aggiunta alla disponibilità temporanea delle stesse (liquidità).
Termina dicendo che l'Euro esiste e una sua caduta provocherebbe una profonda recessione e un crollo del sistema Bancario europeo; non c'è niente di peggio dell'inazione, passatemi il termine, che sta caratterizzando questo periodo politico mondiale e che sta affossando i mercati e i valori in gioco delle economie sviluppate.
Dieci anni fa Jovanotti cantava per l'annullamento del debito dei paesi emergenti..il mondo cambia velocemente ed ora i BRICS stessi si offrono di aiutare la vecchia e lussuriosa Europa; chi ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità verrà infine riportato verso l'equilibrio a cui tendono tutte le materie di questo mondo, speriamo almeno con un processo calmo e pacifico.
La favola della cicala e della formica insegna ancora...

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